Incubo
(DIARIO -Millenovecentoottantuno)
Le sirene nel buio del giorno
Più lungo
Il calendario recita 2 agosto
Quelle dieci e venticinque
Spietato il silenzio cala
Sulle urla i lamenti il pianto
La vita spenta
Ho la gola chiusa
Il calpestio frenetico dei pompieri
Tortura i miei timpani
Il fischio di treni lontani
Sanno di mistero di angoscia
Ma sale la consapevolezza
Quelle orride immagini di dolore
Di morte non sono un sogno
Terrificante quanto questa realtà
G. Marchi
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