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sabato 23 maggio 2009

Prime

Versi di fine millennio
Raccolti tra i sassi
Di luoghi remoti
Ove l’anima nera diventa
Fatta di sogni e bugie
Il ritorno dal viaggio
Una nuova partenza.

Versi del terzo millennio
Speme di pace e sconfitta
Raccolta di altre parole
Città diverse vissute
O intraviste soltanto
Non ho ascoltato esperanto
Ho guardato di nuovo le guerre.

Giuseppe MARCHI

giovedì 9 aprile 2009

Figlio

Ho fatto un figlio
Una mattina d’inverno
Che il sole caldo esplodeva
Già fuori della finestra
Intravista nel viaggio
Giorno d’Africa lontana
Momento irripetibile
Sembrerebbe al caso.
Ho vissuto senza aspettare
E ho avuto ragione.
Prendere a piene mani
Il sangue della vita
Dissetarsi dell’aria stessa.
Non celarla nel profondo
Di dolore e paura.
Urla figlia mia
Così che io
Possa ascoltarti.

Giuseppe MARCHI

martedì 17 febbraio 2009

Concorso di poesia: "Il Saggio - Città di Eboli"

Cari amici, oggi l'Accademia vi presenta un concorso poetico.

Parlo del concorso di poesia "Il Saggio - Città di Eboli" che è pubblicato su www.ilsaggio.it
Per richiedere il bando potete rivolgervi direttamente al gruppo "XIII Concorso intenazionale di poesia Il Saggio - Città di Eboli", all'indirizzo email: info@ilsaggio.it
Che dire di più?

Partecipate numerosi!
E vinca il migliore... ma anche l'ultimo avrà da dire qualcosa!

Grazie a tutti.

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

sabato 17 gennaio 2009

Guerra (2002)

Pensa quante volte ti ho scritto ti amo

E non è bastato a consolarci

Quando fuori infuriava la battaglia

E ancora adesso c’è puzzo di morte

Esala dai campi abbandonati

E dalle macerie ricomposte


Pensa quante volte hai visto

Un bambino morire per sbaglio

O deliberatamente fatto bersaglio

Perché il sangue innocente

Lasciasse la sua indelebile traccia


Pensa quante volte ti ho raccontato

Quando vestito da soldato

Sono andato a raccogliere i fantasmi

Delle nostre guerre da telecomando

E non sono più tornato


Pensa all’immane oceano di sofferenza

Che stenta ad inondarci da lontano

Ma è questione di giorni forse di ore

E vedremo le stesse immagini notturne

La nostra guerra già vinta


Una interminabile fila di prigionieri

Con le mani sul capo giunte

Canta e prega l’agonia degli uomini

Continuo a sentire quel lamento

Mi turo le orecchie ma lo sento più forte.


Giuseppe MARCHI

sabato 3 gennaio 2009

Preghiera (2002)

Cenere e pioggia hanno fatto brulla

La strada e il muro che corre cadente

Ferito e piegato è rimasto trafitto

Dall’eco del boato lontano


Tutta la notte a cercare

Tra le macerie inutile sfida

Alla morte certa sorella matrigna

Terra e fuoco in un solo ardere

Le tende e i letti in fila

Un’altra notte senza nome

Un numero nella lista degli sfollati

E fiori deposti in silenzio

Gli occhi vuoti di lacrime

Madri e padri senza figli

Una preghiere lascio scivolare

Pere quei piccoli angeli

Giuseppe MARCHI

Fantasmi... e altri racconti

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