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martedì 22 luglio 2008

Corrispondenze (2000)

Ancora nel cielo ricolmo

Di nubi cerebriformi

Arabeschi dei venti giunti

Con silenziosi sussulti

Dall’altrove invisibile


Cosa vede l’uomo alla finestra

E la sua ombra clonata

Dall’altro lontano emisfero

Balzo di arrugginite lancette

Incompreso tictac corrispondente


Perché lo stesso sguardo cela

L’uguale disegno di pensieri

Arditi oltre le dimensioni comuni

Specchio attraversato dello ierioggi

Fin dentro quelle carni vive

Dolcemente insicuro di esistere


Giuseppe Marchi

domenica 6 luglio 2008

TRACCE (2000)

Sancire l’inizio del millennio
Il nostro abuso sul tempo
L’ineluttabile necessità di vivere
Appoggiati fieramente al confine
Valli e monti di deserto
Sabbia sopra e sotto l’acqua
Sono uomini che vengono da lontano
Nel cielo annunciati da nessuna stella
Al posto degli occhi dardi fiammeggianti
Ora spenti alla fine del viaggio
Tracce di secolo rechiamo loro in dono
Brandelli di carni dal filo spinato strappate
Odore acre di guerra perduta e morte
Dalla periferia della terra e nei visceri suoi.

In fondo a tutti i naufragi nel volo nero dei cormorani
Ombre e flutti avvolti e intrecciati come mani
Nel nucleo incessante dei pensieri umani
Abbiamo intravisto due fantasmi segnati dal dolore
Il morbo come Cristo sulle mani e sui piedi
Un occhio splendente al posto della croce
Abbracciavano quei delitti su barche annerite
“non c’è pace senza giustizia”

Giuseppe MARCHI

Fantasmi... e altri racconti

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