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sabato 26 gennaio 2008

Povera Italia

Povera Italia l'ha già detto qualcuno
sempre col fiato corto
a salir la salita
che è china di sassi
e spezza la schiena
povera Italia, diceva mio padre
quand'ero bambino mi insegnava
dello stato l'amore e del soldato l'onore
l'orgoglio di servire la nazione
adesso sembra passato remoto
povera italia non so più dire
a mia figlia del futuro molesto
che ci aspetta non domani
ma tra qualche minuto.

Povera Italia a inseguire la storia
robot e aerei invisibili ci hanno promesso
miracolosi laser a guarire ogni male
non resta che una nera voragine
delle nostre paure degli altri.

Povera Italia di quelli che brindano
invece di disperarsi e sporcano del patriota
Mameli l'inno col saluto romano
poichè una cosa è certa
vedo il sole correre tra nubi sottili
ma, signori, è notte
notte fonda.


Giuseppe Marchi

giovedì 24 gennaio 2008

Diario dal Kosovo (28 giugno 1999)

La terra che scorre sotto le ruote
E il tempo che mi trascina
Corpo morto passivo verso lontano
Quest’anima senza più anima.

Ho pensato tutto il giorno a te
Insistentemente raccogliendo come fiori
I ricordi con una sola certezza
Sono inesauribili vie da percorrere.

Ho sognato una grande nave grigia
Uno di quei battelli da guerra
Col portellone carico di soldati
E mezzi e armi e vicina invisibile
La costa d’Albania da raggiungere.

Così è stato.
Venti ore lasciate passare
Sul mare placido e benevolo
Una crociera noi scherzavamo
Prima della tempesta annunciata.

Giuseppe MARCHI

sabato 12 gennaio 2008

Racconto (1999)

Vi racconterò forse
Della pista di terra
tonda come anfiteatro
delle tiepide gocce di sudore
della paura dietro i giorni
del non ritorno
della guerra vi racconterò

Vi parlerò forse
Del vuoto dentro l’anima
Il silenzio dietro le parole
Vuote di carne straziata e sangue
Degli uomini scheletri
E della loro guerra vi parlerò

Forse starò da parte zitto
Senza ricordo alcuno


Giuseppe MARCHI

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